Mondo

Aiuto all’adozione, ricordando Patrizia

La Fondazione Patrizia Nidoli aiuta le famiglie che stanno per adottare un bambino sia per le procedure che per gli aspetti psicologici

di Antonietta Nembri

Nome FONDAZIONE PATRIZIA NIDOLI INDIRIZZO Via Morazzone, 5 21100 – Torino TELEFONO 03322831744 PRESIDENTE Giulio Nidoli SCOPO Operare in favore delle famiglie che intendono adottare un bambino, aiutandole nell?affrontare sia le procedure sia gli aspetti psicologici anno di nascita 1999 Ha un solo anno di vita, ma la sua attività è ben avviata e in piena espansione. Si tratta della Fondazione Patrizia Nidoli per le adozioni internazionali nata nel marzo del ?99 a Varese, cittadina lombarda ai confini con la Svizzera. La Fondazione è un ente senza fine di lucro che è sorta nel ricordo di una giovane donna, Patrizia Nidoli, appunto. «Mia figlia», racconta Guido Nidoli, presidente della Fondazione, «è morta in un incidente stradale sull?Autolaghi. Stava tornando a Varese da Milano dove era stata al Tribunale per i minori dove aveva in corso una pratica per un?adozione. Dopo quell?evento, insieme a un gruppo di amici, abbiamo dato vita a questa fondazione perché aiutasse le famiglie ad avere un bambino e i bambini ad avere una famiglia». La Fondazione ha presentato la domanda sia per le adozioni nazionali, sia per essere riconosciuta come ente autorizzato per svolgere le pratiche per quelle internazionali, come prevede l?ultima legge sull?adozione internazionale. In questo primo anno di attività, la Fondazione Nidoli è stata contattata da oltre 120 coppie disponibili all?adozione e con ciascuna di queste famiglie si sono svolti colloqui con gli operatori e i professionisti che collaborano con l?ente. Numerose coppie già in possesso dell?idoneità per l?adozione internazionale sono state indirizzate ad associazioni autorizzate, mentre alle altre coppie ancora nella fase iniziale o preliminare dell?iter è stato proposto di seguire i corsi di preparazione all?adozione che vengono realizzati dall?associazione ?Famiglie per l?accoglienza?, realtà con la quale la Fondazione collabora. «Noi puntiamo molto alla creazione e alla diffusione di una cultura dell?adozione e dell?accoglienza», sottolinea Giulio Nidoli, «ma non ci vogliamo fermare al prima, quello che immaginiamo è un accompagnamento della famiglia». E, infatti, accanto agli incontri pubblici organizzati dalla fondazione con alcune associazioni dedicati alla diffusione della cultura dell?accoglienza e dell?adozione, vengono curati in modo particolare i corsi dedicati alle coppie che intendono adottare un bambino. Si tratta di un pacchetto di quattro incontri formativi che vengono ripetuti due volte all?anno. Il sostegno alle famiglie adottive viene fatto attraverso alcune occasioni specifiche per l?accompagnamento dei neo genitori e della famiglia nel suo insieme nell?affrontare il cammino o le fasi critiche di un?esperienza quale quella adottiva. In questa attività la Fondazione collabora con le Famiglie per l?accoglienza attraverso l?animazione di incontri mensili di gruppi di auto-aiuto, assistiti da professionisti e accompagnate da famiglie che hanno alle spalle maggior esperienza nell?adozione. L?attività culturale della Fondazione prevede anche la realizzazione di dispense formative e l?attivazione di un centro di documentazione sull?adozione, l?affido e l?accoglienza. Nella sede della Fondazione opera una struttura di professionisti e di consulenti, quali un?assistente sociale, due psicologi e un avvocato che sono in grado di fornire l?assistenza necessaria nei diversi campi. Sul territorio sono state realizzate anche altre attività di tipo benefico come la ristrutturazione di un asilo comunale di un quartiere di Varese, a Patrizia Nidoli sono stati intitolati anche il IV torneo internazionale per giovanissimi di hockey su ghiaccio e altre iniziative destinate a raccogliere fondi per sostenere l?attività svolta. Ma la Fondazione non si è fermata solo a Varese, da poco ha aperto anche una nuova sede a Verona (a Grezzana in viale del Lavoro, tel. 0458669441) Sono diverse e variegate anche le attività internazionali della Fondazione Patrizia Nidoli che non riguardano solo le pratiche di adozione, anzi molte sono rivolte anche al sostegno di iniziative a favore dell?infanzia abbandonata in loco. Per i bambini in effettivo stato di bisogno e abbandono, infatti, viene sostenuta la costruzione di centri di accoglienza, ma anche la diffusione delle adozioni a distanza, il contributo a strutture di ospitalità già esistenti, avendo come scopo primario quello di risolvere il problema là dove i bambini vivono e hanno le loro radici. In particolare, la Fondazione ha contribuito alla costruzione di un centro di accoglienza per i bambini di strada nella periferia di Valdivia in Cile, mentre sono in fase di verifica alcuni interventi in Albania, Romania, Brasile, Uganda e nelle Repubbliche dell?ex Unione Sovietica e in Russia in particolare. Attraverso la collaborazione con questi paesi stranieri, inoltre, la Fondazione ha lo scopo di offrire un effettivo supporto alle famiglie che si sono orientate all?adozione internazionale, perché il loro desiderio di un bambino possa trovare una risposta adeguata e reale. Facendo incontrare il concreto bisogno di vivere in una famiglia di un bambino in effettivo stato di bisogno e per il quale non siano possibili soluzioni migliori nella sua terra d?origine.


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